Recovery Plan in Europa: cosa prevede la UE

Il Recovery Plan UE offre uno stimolo senza precedenti per una Europa post Covid-19 più verde, digitale e resiliente: il punto della situazione.

L’epidemia da Coronavirus sta mettendo in ginocchio i Paesi di tutto il mondo. Per stimolare la ripresa economica dei 27 Paesi Membri dell’Unione Europea, nel triennio 2021-2023 Bruxelles lo scorso luglio ha approvato il Next generation EU. Tramite il Recovery Fund o “Fondo per la ripresa”, si mette a disposizione uno strumento temporaneo per ricostruire l’Europa dopo la pandemia Covid-19, iniettando 750 miliardi di euro, da dividere tra i diversi Stati.

Tale strumento contribuirà a riparare i danni economici e sociali immediati causati dalla pandemia di Coronavirus, per creare un’Europa post Covid-19 più verde, digitale, resiliente e adeguata alle sfide presenti e future.

Ogni stato Membro deve presentare, entro aprile 2021, i propri progetti di riforma strutturali sotto forma di Piani nazionali (PNRR): i Recovery Plan.

Recovery Plan UE: obiettivi

Superato il veto di Polonia e Ungheria, posto a causa delle condizionalità legate allo stato di diritto, il Recovery Plan europeo partirà come previsto da gennaio, quando verrà predisposto il relativo Regolamento attuativo. Gli obiettivi sono di sostenere le riforme e gli investimenti, anche in vista della transizione verde e digitale dell’UE, agevolare una ripresa duratura, sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, migliorare la resilienza delle economie dell’Unione e ridurre le divergenze economiche fra gli Stati Membri.

Recovery Plan UE: lo stanziamento

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FONTE: https://www.pmi.it/ PUBBLICATO IL 15 DICEMBRE 2020

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