Restrizioni Covid, pubblicata circolare dell’Interno sul dl Natale inviata ai prefetti: spostamenti con autocertificazione nei giorni rossi

Predisporre efficaci servizi volti a garantire la corretta osservanza delle misure previste, in particolare per quanto riguarda i controlli lungo le arterie stradali e in ambito cittadino, per prevenire possibili violazioni alla restrizioni alla mobilità ovvero situazioni di assembramento e di mancata osservanza del distanziamento sociale. Questo l’obiettivo della circolare del capo di gabinetto del Viminale Bruno Frattasi inviata oggi ai prefetti per chiarire le misure adottate con il decreto legge sul periodo natalizio (172/2020).

Nei giorni rossi (ovvero i festivi e i prefestivi dal 24 al 6 gennaio) sarà possibile muoversi soltanto previa autocertificazione; in quelli arancioni – tutti gli altri – viene specificato che è possibile la deroga dal divieto di spostamento tra comuni nel caso di abbiano una popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini. “Si osserva – spiega la circolare – che la dimensione demografica è riferita al solo comune di partenza, e non anche a quello di arrivo, per il quale non ha dunque rilievo il dato demografico, mentre invece rileva, in senso ostativo allo spostamento, la circostanza che i comuni di destinazione abbiano la qualifica di capoluogo di provincia“.

In merito agli spostamenti verso “una sola abitazione privata, ubicata nella medesima regione, una sola volta al giorno; in un arco temporale compreso fra le ore 05.00 e le ore 22.00 e nei limiti di due persone” oltre a figli sotto i 14 anni e i disabili, il Viminale ha precisato che “deve intendersi consentito anche quello finalizzato al rientro presso la propria abitazione, domicilio o residenza, formi restando i divieti di spostamento in orario serale e notturno”. In relazione agli spostamenti fuori dal proprio comune che possono avvenire nell’arco temporale tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, viene precisato che la relativa “ragione giustificativa”potrà essere riferita tramite ricorso all’autodichiarazione.

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