Cinque anni di negoziati sono culminati il 30 maggio 2023 nell’accordo politico tra i co-legislatori europei sulla revisione del Regolamento sui controlli nella pesca varato nel 2009. Alle difficoltà già attraversate dal settore per la riduzione delle attività in mare, i maggiori costi del carburante e le minacce del Piano di Azione del Commissario Sinkevičius, si aggiungono ora ulteriori misure di controllo ispirate al principio della caccia al furbo ed alla presunzione di colpevolezza dei pescatori. Lo chiarisce l’Alleanza delle cooperative Agroalimentare in un comunicato.
Tra le novità: installazione obbligatoria di telecamere a circuito chiuso sui pescherecci di lunghezza superiore a 18 mt ad alto rischio di non rispetto dell’obbligo di sbarco (gli Stati membri possono imporre l’uso delle telecamere anche per altri scopi e per imbarcazioni più piccole); introduzione obbligatoria di sistemi di monitoraggio della potenza motore per imbarcazioni che usino attrezzi attivi; margine di tolleranza del 10% tra il pescato e lo sbarcato per catture sotto i 100 chili, piccoli pelagici e tonno tropicale, e del solo 0,5% nel caso di catture accidentali; sistemi di geolocalizzazione e logbook elettronici saranno resi obbligatori, gradualmente e dopo periodi di transizione, anche per la piccola pesca. Un insieme di norme che dovrà essere ufficialmente varato dal Consiglio e dal Parlamento in seconda lettura nei prossimi mesi, mentre le telecamere e i sistemi di monitoraggio della potenza dei motori diventeranno obbligatori in quattro anni.
“Un insieme di norme che confermano l’approccio vessatorio della Commissione, che Parlamento e Consiglio sono appena riusciti ad edulcorare – dichiara l’Alleanza della Cooperative Italiane Pesca – dal margine di tolleranza dello 0,5% sulle catture accidentali nella pesca multi specifica, alle telecamere collegate, all’obbligo di sbarco, che costituisce una spada di Damocle sulla testa della già minacciata pesca a strascico, continua la persecuzione del settore con la revisione del Regolamento Controlli – un testo comunque migliorato rispetto alle proposte della Commissione – in cui le uniche note positive sono relative alla tracciabilità dei prodotti e al migliore monitoraggio della pesca ricreativa attraverso licenze e la raccolta elettronica di dati”.