“Riteniamo che il lavoro svolto abbia portato a un ottimo risultato, auspichiamo che, con il decreto correttivo del codice degli appalti, vengano rimossi anche quelli che oggi sono i principali ostacoli all’effettività del principio di mantenimento dell’equilibrio contrattuale, ossia imprevedibilità del “momento zero” per la misurazione delle variazioni dei costi e alea del 5%, che oggi quasi sempre è considerata una franchigia”.
Questo il commento di Legacoop Produzione e Servizi a seguito della chiusura del lavoro del tavolo tecnico in materia di revisione prezzi presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che mercoledì 25 settembre, dopo mesi di intenso lavoro e collaborazione di tutte le parti (amministrazioni e associazioni di imprese), ha consegnato all’Ufficio Legislativo del MIT una proposta metodologica per l’applicazione della revisione prezzi nei contratti pubblici sia di lavori sia di servizi/forniture, che costituirà la base per gli interventi in materia di revisione prezzi nel decreto correttivo al Codice Appalti di prossima adozione.
“Ci riteniamo soddisfatti dei risultati raggiunti, – commenta il Responsabile dell’Ufficio Legislativo e del Lavoro di Legacoop PeS Daniele Branca – visto che la metodologia individuata prevede il superamento, per i lavori, del precedente sistema basato su soli tre indici statistici, poco rappresentativi della realtà dei lavori, passando a un sistema che fotografi con maggiore precisione i lavori concretamente da eseguire nell’ambito dell’appalto; l’automatismo nell’applicazione delle revisioni; una specifica considerazione dei servizi ad alta intensità di manodopera (come pulizie e vigilanza privata) e dei servizi di ristorazione collettiva, con l’individuazione di meccanismi che portino a indici statistici per la revisione prezzi che tengano conto dei fattori produttivi maggiormente rilevanti (compreso il costo del lavoro)”.