Riconoscimento della figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio: via libera dalla 9° commissione in prima lettura al ddl di Bergesio (Lega)

La commissione Agricoltura del Senato ha approvato, con modifiche, il disegno di legge di Giorgio Maria Bergesio (Lega) sul riconoscimento della figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio e per l’istituzione della Giornata nazionale dell’agricoltura (S. 17), che si trova in prima lettura. Il testo ora passa all’Aula: visto che il gruppo di lavoro ha esaminato il testo in sede redigente, in questa sede non sarà possibile approvare ulteriori modifiche. Sarà poi trasmesso alla Camera per la seconda lettura. 

Di seguito un recap dei contenuti.

L’articolo 1 stabilisce che lo Stato, le regioni e le province au­tonome di Trento e di Bolzano tutelano e sostengono la salvaguardia dell’ambiente e dell’ecosistema, nel rispetto dei princìpi all’articolo 9 della Costituzione, anche attraverso il riconoscimento della figura del­l’agricoltore come custode dell’ambiente e del territorio, che concorre alla protezione del territorio stesso dagli effetti dell’abban­dono delle attività agricole, dello svuota­mento dei piccoli insediamenti urbani e dei centri rurali e dal rischio idrogeologico.

L’articolo 2 definisce gli agri­coltori custodi dell’ambiente e del territorio gli imprenditori agricoli, singoli o associati, che esercitano l’attività agricola e le società cooperative del settore agricolo e fo­restale, che si occupano di una o più delle seguenti attività: 

  • manutenzione del territorio attraverso attività di sistemazione, di salvaguardia del paesaggio agrario, montano e forestale e di pulizia del sottobosco, nonché cura e man­tenimento dell’assetto idraulico e idrogeologico e difesa del suolo e della vegetazione da avversità atmosferiche e incendi boschivi;
  • custodia della biodiversità rurale in­tesa come conservazione e valorizzazione delle varietà colturali locali;
  • allevamento di razze animali e colti­vazione di varietà vegetali locali;
  • conservazione e tutela di formazioni vegetali e arboree monumentali;
  • contrasto all’abbandono delle attività agricole, al dissesto idrogeologico e al con­sumo del suolo;
  • contrasto alla perdita di biodiver­sità attraverso la tutela dei prati polifiti, delle siepi, dei boschi, delle api e di altri insetti impollinatori e coltivazione di piante erbacee di varietà a comprovato potenziale nettarifero e pollinifero (punto inserito durante l’esame in commissione Agricoltura).

L’articolo 3 stabilisce che le regioni, le province autonome di Trento e di Bolzano, le città metropolitane, le province, i comuni e le comunità montane e isolane, anche costituiti in unioni o asso­ciazioni di comuni, possono promuovere la diffusione della figura dell’agricoltore cu­stode dell’ambiente e del territorio, anche attraverso progetti, accordi e protocolli d’in­tesa volti a valorizzarne il ruolo sociale e a realizzare opere finalizzate allo svolgimento delle attività elencate all’articolo precedente. Con lo stesso fine, regioni e province autonome possono prevedere il riconoscimento di criteri di premialità, fra cui la riduzione dei tributi di competenza, in favore degli agricoltori custodi dell’am­biente e del territorio iscritti nell’elenco degli agricoltori custodi dell’ambiente e del territorio (all’articolo 5 del ddl).

L’articolo 4, introdotto in prima lettura, prevede la possibilità per le amministrazioni pubbliche, nella stipula dei contratti di collaborazione, di dare la precedenza agli agricoltori custodi dell’ambiente e del ter­ritorio iscritti nell’apposito elenco. 

L’articolo 5 prevede che gli agricoltori custodi dell’ambiente e del territorio sono iscritti, su richiesta, in un apposito elenco da istituire presso i dipartimenti competenti in materia di agricoltura delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano, e che le amministrazioni interessate prov­vedono con le risorse umane, finanziarie e strumentali disponi­bili. In linea con quanto richiesto da Agrinsieme in audizione (vedi ES 2/2/2023) è stato soppresso il comma 1, che prevedeva la pubblicazione di bandi per l’individuazione degli agricoltori custodi dell’ambiente e del territorio.

L’articolo 6 istituisce la Giornata na­zionale dell’agricoltura, che cade la seconda domenica di novembre.

L’articolo 7 stabilisce che, per celebrare la Giornata nazio­nale, lo Stato, le regioni, le province, i co­muni e gli enti gestori di parchi nazionali e di altre aree naturali protette possono promuovere, nell’ambito della loro autono­mia e delle rispettive competenze, anche in coordinamento con le associazioni di catego­ria e gli enti del Terzo settore, iniziative specifiche e manifestazioni pubbliche finalizzate a far conoscere i valori e le esterna­lità positive dell’agricoltura sostenibile, a diffondere la conoscenza e la consapevolezza delle funzioni ecosistemi­che dell’attività agricola in termini di tu­tela della risorsa idrica, di mantenimento degli equilibri idromorfologici, di tenuta idraulica del terreno e di regimentazione delle acque.

In base all’articolo 8, in occasione della Giornata nazionale le istituzioni scolastiche possono promuovere iniziative didattiche, percorsi di studio ed eventi dedicati al tema dell’agricoltura anche con la collabora­zione di istituzioni, enti pubblici, associa­zioni di categoria ed enti del Terzo set­tore.

L’articolo 9 prevede inoltre che la società concessionaria del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multime­diale possa dedicare spazi ai temi connessi alla Giornata nazionale nel­l’ambito della programmazione televisiva pubblica nazionale e regionale.

L’articolo 10 istituisce presso la presidenza del Consiglio il premio “De agri cultura”, assegnato a partire dal 2023 agli agricoltori che si sono distinti per aver prodotto beni di elevata qualità o per l’im­piego di strumenti di innovazione tecnolo­gica in agricoltura o di tecniche e metodi di coltivazione integrata rispettosa dell’ecosi­stema. Per la misura è autorizzata una spesa di 20.000 euro annui.

L’articolo 11 contiene la copertura finanziaria. 

Condividi su:
Leggi altri articoli correlati