Il presidente Gamberini: “Si confermi la stessa modalità di lavoro anche nell’iter parlamentare di approvazione dei decreti”.
Roma, 6 marzo 2025 – “Apprezziamo il metodo di lavoro seguito, improntato a uno spirito di collaborazione e condivisione tra ministero e associazioni cooperative, che ha consentito di raggiungere un buon risultato nella stesura finale di un provvedimento di grande importanza per la nostra attività”.
È quanto affermato dal presidente di Legacoop Nazionale Simone Gamberini, commentando la presentazione, avvenuta questa mattina al ministero delle Imprese da parte del ministro Adolfo Urso, dei contenuti del disegno di legge delega per la riforma della vigilanza sugli enti cooperativi e mutualistici.
Il testo del provvedimento, ispirato ai principi dell’ordinamento cooperativo, in particolare all’articolo 45 della Costituzione e alla legge Basevi (il provvedimento del 1947 dedicato alla cooperazione), ha confermato l’originalità dei controlli e il mantenimento della titolarità della nomina dei revisori in capo alle associazioni cooperative riconosciute, l’oggetto della revisione (che rimane la verifica degli aspetti mutualistici senza sovrapporsi ad altri tipi di controlli previsti per la generalità delle imprese) e la tipologia di enti da assoggettare alla revisione.
Sono inoltre stati apportati importanti aggiornamenti al decreto legislativo 220/2002 (con norme in materia di riordino della vigilanza sugli enti cooperativi), attraverso l’attualizzazione della revisione delle disposizioni intervenute negli ultimi anni in materia di crisi d’impresa, l’ampliamento del ruolo della Commissione centrale delle cooperative, il rafforzamento della funzione di supporto e assistenza da parte del revisore, la razionalizzazione del sistema sanzionatorio e la riforma dell’Albo delle Cooperative.
“Il confronto tra associazioni cooperative e ministero – ha aggiunto Gamberini – ha inoltre consentito di discutere e proporre importanti innovazioni alla disciplina vigente in materia di crescita della qualità e del rigore della documentazione e rendicontazione economica dell’attività delle cooperative, affinché si evidenzi sempre più e meglio la loro importante funzione sociale, l’innalzamento del livello di responsabilità e professionalità della figura del revisore e delle associazioni e l’efficientamento dei controlli”.
“Il nostro auspicio – ha concluso il presidente di Legacoop – è che l’iter parlamentare per l’approvazione dei relativi decreti legislativi possa seguire lo stesso percorso di proficuo confronto intrapreso per la definizione della legge delega”.