Nei giorni successivi all’alluvione del 2023, il governo promise a tutti il rimborso del 100% dei danni subiti, ma dopo più di un anno sono stati erogati solo 23 milioni su 3,5 miliardi.
Lo scorso 3 maggio a Ravenna, a un anno esatto dall’inizio della catastrofe, è stata chiesta chiarezza su tali promesse: purtroppo non è cambiato nulla. La maggior parte degli alluvionati romagnoli sono stati lasciati soli dal governo, con l’unico supporto del mondo del volontariato e quello associativo, lamenta in una nota Legacoop Romagna.
Oltre al governo, la vicenda ha visto anche il protagonismo in negativo di AgriCat, il fondo mutualistico per gli eventi catastrofali nei campi, che ha respinto le richieste di risarcimento degli agricoltori romagnoli con rigetti inspiegabili, ritardi, risposte fuori tempo e giochi al ribasso. In base agli importi calcolati da AgriCat, al netto delle decurtazioni applicate, il comparto delle Cooperative Agricole Braccianti della provincia di Ravenna, per l’alluvione, dovrebbe percepire più di 6,5 milioni di euro. Ne è stato erogato il 6%.
Ci sono oltre 86mila soggetti che avrebbero diritto a un contributo per l’alluvione in Romagna, tra famiglie e imprese, ma al 3 settembre solo 809 beneficiari hanno ricevuto un contributo. Quello che molti ignorano, denuncia infine l’associazione delle cooperative, è che in realtà ogni famiglia riceverà al massimo mille euro, perché i 5 mila previsti dal “Cis” (Contributo immediato sostegno), già erogati dalla Regione a tutti gli alluvionati, dovranno essere detratti.