Roma, 25 febbraio 2022 – «La protesta degli autotrasportatori sta conoscendo degenerazioni che vanno oltre il legittimo diritto di manifestazione. Molte imprese, non solo cooperative, subiscono pressioni tali da non permettere l’utilizzo di automezzi propri. Tutto questo determina un blocco di alcune linee produttive con inevitabili ripercussioni sull’impiego della manodopera. C’è già sentore d’infiltrazione tra i manifestanti di frange violente e criminali. Occorre attivare misure di prevenzione sull’ordine pubblico. Chiediamo ai Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili di adottare in tempi rapidi le misure più opportune ed efficaci per porre fine a questa drammatica situazione che costituisce un ulteriore ostacolo alla difficoltosa ripresa economica del Paese e delle nostre imprese, già duramente colpite dai rincari delle materie prime e dei costi energetici». Così il presidente di Alleanza Cooperative Maurizio Gardini, anche a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Giovanni Schiavone, in una lettera indirizzata a Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno e a Enrico Giovannini ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili sulle degenerazioni nel blocco dell’autotrasporto.

Roma, 28 febbraio 2022 – “Revisione prezzi, tracciabilità dei crediti, qualificazione delle imprese e carenza di manodopera tra le criticità che il settore edile si trova ad affrontare nell’attuazione delle iniziative messe in campo dal Governo nel settore dell’edilizia”. È quanto evidenzia Legacoop Produzione e Servizi circa le recenti misure sul Superbonus definite con il decreto Sostegni-ter e con il recente DL antifrode.

“Pur rappresentando una opportunità straordinaria per dare slancio agli investimenti e all’economia, rafforzando la dotazione infrastrutturale e migliorando le performance di risparmio energetico e sicurezza sismica del patrimonio immobiliare – sottolinea Legacoop Produzione e Servizi – è  necessario agire per cercare un giusto equilibrio tra esigenze di certezza degli investimenti e tutela della legalità, pena la trasformazione di una grande opportunità offerta dal PNRR in un’occasione mancata”. A tal fine Legacoop Produzione e Servizi propone di rimodulare, se necessario, l’attuale destinazione delle risorse, privilegiando la realizzazione delle opere pubbliche, fondamentali per la competitività del Paese, rispetto al risanamento del patrimonio immobiliare privato.

Come dimostrato dai dati sull’ammontare dei crediti inesistenti, pari ad oltre 4 miliardi di euro, e dell’iscrizione in pochi mesi alle CCIAA di oltre 11 mila nuove imprese di costruzioni, sottolinea LPS “è corretto rivedere la questione legata alla tracciabilità dei crediti fiscali e favorire la selezione dei soggetti imprenditoriali”.

Necessaria quindi – sottolinea Legacoop Produzione e Servizi – una riflessione sulla qualificazione delle imprese, in quanto l’efficacia dei lavori eseguiti con risorse pubbliche deve essere garantita da una capacità esecutiva riconosciuta, pertanto, i lavori sopra certi importi devono essere eseguiti solamente da imprese in possesso dell’attestazione SOA prevista per i lavori pubblici.

Ancora parziali, inoltre, per Legacoop Produzione e Servizi le soluzioni contenute nel Decreto Sostegni-ter e nel Decreto sul Caro Energia per garantire la corretta esecuzione delle opere finanziate dal PNRR a fronte della vertiginosa crescita dei prezzi delle materie prime, della loro difficoltosa reperibilità e del costo dell’energia. Nel corso di conversione dei decreti, Legacoop Produzione e Servizi auspica che si faccia un significativo passo avanti nell’individuare un adeguato sistema di revisione prezzi, centrale per il futuro del settore delle costruzioni, che non limiti all’80% del dovuto il ristorno alle imprese e aggiorni l’elenco dei materiali, anacronistico e incompleto, così come il sistema di rilevazione, incapace di fotografare il reale andamento dei prezzi.

Per i contratti pubblici di servizi, inoltre, nessuna soluzione è stata finora individuata. “Occorre porre subito rimedio a questa inaccettabile asimmetria”, sollecita LPS, così come richiesto anche da ANAC a Governo e Parlamento.

Necessario, inoltre, affrontare, attraverso un dialogo serrato tra Governo e rappresentanze datoriali e sindacali, la questione legata all’eccesso di domanda scaturito con le ristrutturazioni edilizie sostenute dai bonus fiscali, che ha assorbito tutta la manodopera disponibile e fatto fiorire numerose “società di scopo” non sempre trasparenti nell’applicazione della contrattazione edile e del welfare, anche formativo. “Bene l’avere previsto l’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro di settore, ora – conclude Legacoop Produzione e Servizi – occorre individuare i Paesi extra UE su cui convergere lo sforzo di reclutamento ordinato e controllato di forza lavoro, da inserire nel processo formativo garantito dal sistema bilaterale edile ed agire, attraverso risorse specifiche, sulla “riconversione professionale” dei lavoratori espulsi da altri settori merceologici in crisi”.

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