Nel corso dell’estate centrali cooperative, organizzazioni sindacali, diverse amministrazioni locali e associazioni che tutelano i diritti delle persone con disabilità hanno evidenziato i numerosi elementi critici della gara relativa alla gestione di tutti i servizi socio sanitari presenti nella provincia di Terni, Spoleto, Foligno e Valnerina pubblicata dalla Usl Umbria 2, una gara che rischiava di impoverire il welfare locale e di precarizzare il lavoro.
È per questa ragione che è stata molto apprezzato dalla cooperazione l’annuncio dato dall’assessore alla salute e politiche sociali della Regione Umbria, Luca Coletto che, rispondendo ad un’interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza, ha comunicato che la gara verrà ritirata.
“Apprezziamo molto – affermano Andrea Bernardoni (Legacoopsociali), Roberta Veltrini (Federsolidarietà) e Gianfanco Piombaroli (AGCI imprese sociali) – le valutazioni effettuate dalla Giunta Regionale e dall’assessore Luca Coletto in merito alla gara. Crediamo che sia molto importante l’annuncio fatto dall’assessore in base al quale la gara sarà ritirata dalla Usl e, dopo un’attività di revisione, entro il 2023 sarà pubblicata una nuova procedura di gara con durata pluriennale divisa in lotti funzionali che metterà al centro la qualità dei servizi e la tutela dei lavoratori”.
Le centrali cooperative colgono l’occasione per esprimere un giudizio positivo anche sulle politiche messe in campo, in questi anni, dalla Regione Umbria a sostegno delle imprese sociali.
“Negli ultimi anni – continuano i rappresentanti della cooperazione – la Regione Umbria ha adottato politiche che riconoscono e valorizzano le specificità del Terzo settore e delle imprese. Tra queste vogliamo ricordare l’adeguamento delle rette dei servizi socio sanitari, ancora in via di effettiva definizione a seguito di un provvedimento ponte, l’approvazione della legge regionale sull’amministrazione condivisa e l’adozione dell’atto di indirizzo sugli appalti nel welfare effettuato all’unanimità dell’Assemblea Legislativa, in linea con la recente legislazione in tema di appalti. La scelta di ritirare la gara è coerente con il percorso avviato dalla Regione Umbria che apprezziamo, perché punta sulla collaborazione con il Terzo settore piuttosto che sulla concorrenza al ribasso”.