A Roma il 14 giugno si è svolto il convegno “Sostenibile e sano, le sfide nel piatto“, organizzato dalla redazione del Salvagente, che ha affrontato i temi della sicurezza alimentare, l’accessibilità al cibo di qualità e la sostenibilità nella filiera agroalimentare. L’evento è culminato con la consegna dei Salvagente Awards, nei quali Coop ha ricevuto un Premio Speciale frutto di 6 posizioni eccellenti ottenute nel corso del 2023 e nella prima parte del 2024 per 6 prodotti a marchio: Coop spray invisibile senza Sali di alluminio; Viviverde Coop – delicato roll-on; Viviverde Coop – vapo no gas delicato; Anacardi tostati non salati; Coop origine – arachidi sgusciate e tostate; Coop origine – pistacchi tostati salati; Tè english breakfast bio; Viviverde bio Minestra di legumi (ortaggi e legumi).
Altre realtà che hanno ricevuto i premi sono state NaturaSì e Todis, rispettivamente per 2 e 1 posizioni eccellenti.
Al convegno era presente anche Maurizio Martina, vicedirettore generale della FAO, che ha sottolineato l’importanza di considerare le diverse sensibilità culturali nella scelta di tecnologie alimentari come carne sintetica e nuovi OGM e ha ribadito come la sicurezza alimentare e le questioni agroalimentari siano tornati al centro delle questioni geopolitiche.
Intervenuta anche Renata Pascarelli, direttrice qualità di Coop Italia, ha dichiarato – relativamente alla sfida di un cibo etico e sostenibile ma accessibile a tutti – “Per noi di Coop è la sfida di tutti i giorni perché assistiamo oggi più che mai a una tendenza spiccata alla polarizzazione della domanda che sempre più tende a privilegiare i prodotti di primo prezzo. Noi rispondiamo alla sfida con ciò che rappresenta per noi il prodotto a marchio Coop; un punto di equilibrio tra la qualità, la sicurezza e prezzo giusto che non deve essere basso a tutti i costi. Oggi sui nostri scaffali troviamo 5000 prodotti riformulati, la maggior parte dei quali autentiche innovazioni e anche una linea “Gli Spesotti” che risponde alle esigenze di chi vuole risparmiare senza perdere di vista il valore del cibo”.