Avrà luogo giovedì 21 dicembre alle ore 16 presso la sede della associata a Legacoop Veneto CFD – Cooperativa Fonderia Dante (via Ritonda 78/A, San Bonifacio – Verona) il convegno “Visionaria, dialoghi sul futuro. Comprendere i cambiamenti, gestire le complessità”, organizzato dalla cooperativa in collaborazione con Legacoop Veneto e Banca Etica.
Apriranno l’evento gli interventi di Gianluca Pretto, presidente di CFD, Gianpaolo Provoli, sindaco di San Bonifacio, e Damiano Tommasi, sindaco di Verona. Seguiranno lo speech di Stefano Cianciotta, docente di geopolitica presso il Centro di alti studi del Ministero della Difesa, che parlerà di “Industria, politica estera e geopolitica: come l’energia, la logistica e le materie prime rare stanno ridisegnando i nuovi equilibri globali”, e una tavola rotonda che vedrà dialogare Fabio Zanardi, presidente di Assofond, Silvano Squaratti, direttore generale di Assofond, Francesca Montalti, responsabile del Settore industriale di Legacoop Produzione e Servizi, ed Erasmo D’Onofrio, ceo di CFD. In programma nel corso del pomeriggio anche l’intervento di Mirko Pizzolato, direttore di Legacoop Veneto, dal titolo “Tra lavoro povero e lavoratori che non ci sono: le proposte del modello cooperativo”. A chiudere il convegno sarà una seconda tavola rotonda, alla quale parteciperanno Elena Donazzan, assessore all’Istruzione, Formazione, Lavoro e Pari opportunità della Regione del Veneto, Roberto Marcato, assessore allo Sviluppo economico ed Energia della Regione del Veneto, e infine il presidente di Legacoop Veneto Devis Rizzo.
Costituita nel 2017, CFD è una delle otto esperienze cooperative di workers buyout (wbo) nate nell’ultimo decennio con il supporto di Legacoop Veneto e il suo accompagnamento, passo passo, nella costituzione e in tutta la fase di start up e oltre. Si tratta, nello specifico, della più importante operazione di wbo a livello regionale e di una tra le più significative a livello nazionale per il processo di costituzione, la complessità dell’operazione e il numero di soci lavoratori iniziali, ben 62 diventati in pochissimo tempo oltre 100 (più di 130 gli addetti totali). «Il modello di workers buyout codificato da Legacoop Veneto è da tempo riconosciuto da più parti come vincente – sottolinea Devis Rizzo –: un vero e proprio strumento di politica industriale, che in particolare per l’importante settore del manifatturiero è finora intervenuto salvando pezzi significativi di economia e occupazione del territorio».