Il progetto di vita al centro del modello di scuola inclusiva: il 13 luglio a Palazzo Valentini a Roma si è tenuto l’incontro organizzato dalle tre centrali cooperative del Lazio (Legacoopsociali, Federsolidarietà e Agci imprese sociali) per fare il punto con tutti gli stakeholder e confrontarsi sui risultati ottenuti in questi primi anni di sperimentazione del modello OEPAC di Roma Capitale. “Un importante momento di discussione anche per ragionare su quali saranno i passi da fare per andare oltre gli obiettivi raggiunti e migliorare ulteriormente la qualità” ha chiarito Tiziana Biolghini, Consigliera delegata alle Politiche sociali della Città Metropolitana di Roma Capitale, che ha ospitato l’evento durante il quale si sono succeduti momenti di confronto sulle buone prassi a livello nazionale.
“La cooperazione è uno dei pilastri di questo Paese. La qualità della vita di tutti dipende dal grado di raccordo che Istituzioni, Terzo settore e mondo privato riescono ad avere – ha premesso la ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli-. Per questo dobbiamo immaginare insieme il progetto di vita come una presa in carico della persona: bisogna superare la logica delle prestazioni per rispondere ai bisogni del singolo bambino. Riusciremo a offrire un accompagnamento efficace e a fare un salto di qualità solo se sapremo tenere insieme gli aspetti sanitari con quelli sociali – ha continuato-. A differenza di altri Paesi, abbiamo superato il tema delle classi speciali. Abbiamo conquistato l’inclusione: ora dobbiamo saper valorizzare i talenti. Questo è il tempo del cambiamento: si può fare di più, anche guardando a quanto hanno fatto fino ad ora le cooperative che hanno creato posti di lavoro a tempo indeterminato per le persone con disabilità” ha concluso.
Leggi qui il racconto completo della giornata.