“Nella costruzione di questo Avviso abbiamo avuto pochissimi margini di manovra a causa della natura delle risorse stanziate, che sono restituite dal prelievo forzoso vigente dal 2014 (disposto con la Legge 190 del 2014 a decorrere dal 2016) ed indirizzate esclusivamente ai beneficiari di ammortizzatori sociali. Un limite che si auspica di superare per le prossime annualità, al fine di poter orientare tali risorse, che per noi rappresentano l’importo di un’intera programmazione annuale, alle esigenze di posizionamento e innovazione delle nostre aderenti, a prescindere dalle situazioni aziendali in cui si trovano”.
“La possibilità di ampliare la platea dei destinatari ci consentirebbe di rispondere contestualmente alle diverse esigenze delle nostre imprese e di integrare, quindi, e non solo aggiungere, le opportunità di crescita e sviluppo che la formazione continua offre. Certo è che questo Avviso arricchisce comunque la nostra programmazione, perché risponde ad un fabbisogno specifico e lo fa con diversi elementi innovativi: personalizzazione degli interventi formativi, valutazione in ingresso, certificazione degli esiti, opportunità di autoimpiego in forma cooperativa per i lavoratori coinvolti in percorsi di transizione occupazionale. Tutti elementi che si inseriscono perfettamente nelle linee strategiche 2023 dedicate alle politiche attive del lavoro per lo sviluppo cooperativo”.
Dalle parole di Stefania Serafini, consigliera Fon.Coop per parte Legacoop che presentano l’Avviso 55 “Cassaintegrati” pubblicato lo scorso 26 luglio, traspare il senso di responsabilità per le novità che si presentano alle imprese aderenti.
Le risorse sono ingenti, pari a 11,2 milioni di euro, da utilizzate nell’arco di due anni.
“La caratteristica di questo Avviso – spiega Serafini – è di essere aggiuntivo rispetto ai canali di offerta del Fondo in quanto è rivolto, senza esclusioni, a tutte le aderenti in integrazione salariale (Fis) o in Cassaintegrazione ordinaria e straordinaria (Cig, Cigs). È consentito diversificare le proposte formative e inserire tutti i lavoratori interessati, anche per le imprese di grande dimensione”.
“Le regole ministeriali di utilizzo delle risorse, che, come detto, ci sono restituite perché già nostre, non sono in contrasto con le politiche di indirizzo del Fondo. Tant’è appunto che le proposte da presentare a partire da ottobre prossimo, in continuità con i nostri obiettivi di lungo periodo, andranno incentrate sulla riqualificazione e il rafforzamento delle competenze dei lavoratori per garantire una nuova occupabilità all’interno dei cicli produttivi, ma anche di acquisire competenze ‘altre’ attraverso percorsi mirati di reskilling, auspicabilmente per l’avvio di nuove linee di prodotto/servizio”.
Serafini aggiunge che il Fondo sarà impegnato, nel corso dello svolgimento dell’Avviso, in verifiche “a step”, per conoscere quante cooperative (e in che modo) lo utilizzano e quantificare quante altre potenzialmente intendono farvi ricorso, soprattutto di grandi dimensioni.
“C’è da considerare che il periodo di vigenza del ‘55 Cassaintegrati’ può essere considerato breve se si tiene conto di come esplodono le tante crisi che si susseguono e la complessità delle transizioni che le imprese devono affrontare. Inoltre per verificarne la validità, andremo a monitorare se e come si innescano processi trasformativi. Dico questo perché è auspicabile che molte cooperative, attraverso i percorsi di formazione e riqualificazione, avviino quei processi di cambiamento che sappiamo essere imprescindibili: sostenibilità cooperativa, innovazione tecnologica e innovazione sociale”.