Servizi di pulizia, firmato il decreto del Mattm con i nuovi Criteri ambientali minimi per la sanificazione nella PA

Sono stati firmati oggi dal ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, i nuovi Criteri ambientali minimi (CAM) per i servizi  di pulizia e sanificazione per la Pubblica amministrazione, stabiliti con un decreto che, dalla sua entrata in vigore, obbligherà tutte le PA ad affidarsi ad aziende di pulizie che rispettino determinati criteri e tecniche rispettose dell’ambiente, e a prevederli nei relativi bandi pubblici per le gare d’appalto. A farlo sapere è il ministero stesso in un comunicato stampa, in cui si chiarisce che i nuovi CAM introducono novità sia sotto l’aspetto ambientale e salutare, sia sotto quello dell’occupazione green per tutta la PA. In occasione della firma, il ministro ha ricordato come il settore in questione possa contare su un valore della produzione di più di 16,5 miliardi, di cui circa 7,2 miliardi solo per il comparto pubblico, con oltre 35mila aziende e più di 470mila dipendenti, di cui il 70% donne. “Secondo le stime degli operatori del settore – ha spiegato – i soli servizi di sanificazione sono cresciuti di almeno il 50% nell’ultimo anno. Con i nuovi CAM da oggi ogni ufficio pubblico, incluse caserme, scuole e soprattutto ospedali, dovranno dotarsi di servizi di pulizia e sanificazione ecosostenibili”.

I nuovi criteri, si legge nel comunicato, puntano alla riduzione delle sostanze pericolose e dell’efficienza nell’uso delle risorse, inclusa l’energia, con un’attenzione verso la formazione green dei lavoratori; inoltre le nuove regole per i servizi di pulizia prescrivono una serie tecniche e clausole contrattuali che prevedono, per esempio, l’uso esclusivo di prodotti detergenti con marchio ambientale Ecolabel, mentre l’uso dei detergenti e dei disinfettanti sarà razionalizzato con sistemi dosatori o, spiega il comunicato, grazie ad una formazione specifica dei dipendenti, che dovranno essere formati ad un utilizzo più efficiente delle risorse anche in ordine ad altre competenze “green”, per ridurre al minimo l’impatto ambientale delle attività di pulizia o per ottimizzare il ciclo di vita di utensili e attrezzi di lavoro. Ancora, le macchine usate per tutte queste attività dovranno rispondere a criteri di ecodesign ed essere più efficienti nell’uso delle risorse idriche ed energetiche. Saranno preferiti prodotti ausiliari per l’igiene come gli elementi tessili in microfibra piatti, che siano in grado di ridurre il consumo di acqua e di detergenti del 95% e nel caso di servizi resi presso edifici ed ambienti ad uso sanitario, per assicurare una migliore qualità generale del servizio i criteri specifici sono stati individuati in condivisione con il ministero della Salute.

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