Smart&Start, possibile convertire il finanziamento in contributo a fondo perduto

Convertire una parte del finanziamento agevolato in contributo a fondo perduto. È questa la nuova possibilità per le startup finanziate con Smart&Start Italia, l’incentivo di Invitalia dedicato alle imprese ad alto contenuto di innovazione.

Grazie al decreto ministeriale del 24 febbraio 2022, le startup già ammesse alle agevolazioni possono chiedere di trasformare in fondo perduto una quota del mutuo se nella società vengono realizzati investimenti in capitale di rischio nella forma di investimento in equity, ovvero di conversione in equity di uno strumento in forma di quasi-equity da parte di investitori terzi o di soci persone fisiche.

L’investimento nel capitale di rischio deve essere almeno di 80.000 euro, avere una durata minima di tre anni e, nel caso di apporto da parte di investitori terzi, non deve determinare una partecipazione di maggioranza.

Il finanziamento agevolato è convertibile fino a un importo del 50% delle somme apportate dagli investitori terzi e, comunque, non oltre il 50% del totale delle agevolazioni concesse alla startup.

Le modalità di richiesta saranno stabilite da un’apposita circolare che verrà pubblicata sui siti del Ministero dello Sviluppo economico e di Invitalia.

Questa novità arricchisce l’insieme di vantaggi offerti da Smart&Start Italia: dal 2015 la misura ha ricevuto domande da parte di 4.000 startup innovative, di cui il 35% sono state finanziate, con la creazione di circa 7.200 posti di lavoro.

La Lombardia, con il 22% delle imprese agevolate, è la regione più rappresentata, seguita dalla Campania, con il 14%, e dal Lazio, con il 10%. Tra i settori di attività, spiccano l’e-commerce (13%), Life sciences e Internet of things (12% ciascuno), cloud computing (10%). In particolare, il 17% dei progetti finanziati è in linea con le sfide lanciate dal PNRR per la realizzazione della rivoluzione verde e della transizione ecologica.

Tra i casi di successo di Smart&Start Italia c’è, ad esempio, la startup Mugo, che ha realizzato una piattaforma per accelerare la lotta al cambiamento climatico, dando a tutti la possibilità di ridurre il proprio impatto fino all’azzeramento della CO2 generata dallo stile di vita di ciascuno. Da segnalare anche l’azienda InTribe, che utilizza la gamification per effettuare sondaggi online (tramite app o chatbot), e la società Matchplat che, combinando intelligenza artificiale e big data, fornisce analisi di mercato su misura per ogni impresa, in qualunque settore e area geografica nel mondo.

FONTE INVITALIA

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