Dare target e strumenti concreti alle cooperative per sviluppare soluzioni imprenditoriali sostenibili: questa la volontà da cui nasce il lavoro alla base del bilancio di sostenibilità 2024, il secondo prodotto da Legacoop, presentato questa mattina a Roma presso la sede dell’Associazione. Lo ha spiegato il presidente di Legacoop Nazionale Simone Gamberini: “Si tratta di una nuova tappa di un percorso nato un anno fa, con la pubblicazione della prima edizione del Report e la creazione di una vera e propria Task Force della sostenibilità”.
“La Task Force sta costruendo regole che andranno ad avere impatti profondi nelle attività quotidiane delle nostre cooperative”, ha proseguito Gamberini. “Per supportare questo lavoro, il Report 2024 è stato adeguato agli standard di sostenibilità e alle regole europee. Un contesto internazionale nel quale è nostra intenzione diffondere sempre più l’approccio e la cultura cooperativa”.
“Per Legacoop il bilancio di sostenibilità è uno strumento per promuovere la strategia e la rendicontazione della sostenibilità”, ha chiarito Francesca Ottolenghi, responsabile Ufficio sostenibilità & cooperazione Legacoop, illustrando l’edizione 2024 del bilancio. Ha inoltre lo scopo di “misurare le performance della cooperazione sulle tematiche dei goal della sostenibilità (ESG); mettere a confronto con analisi comparative le tematiche dei goal della sostenibilità con quelle nazionali; raccogliere e diffondere best practices e progetti cooperativi; implementare l’impatto dell’ecosistema Legacoop nel raggiungimento dei goal della sostenibilità”.
È intervenuto poi Francesco Maria Gastaldi, dell’Ufficio sostenibilità di Legacoop: “Grazie ai 32 referenti della Task Force Sostenibilità di Legacoop riusciamo a raggiungere tutte le associate per raccogliere e condividere buone pratiche di progetti sostenibili. Tra i temi a cui stiamo dando particolare attenzione ci sono le pari opportunità. L’obiettivo è creare un sistema di condivisione e replicabilità di buone pratiche che già sono presenti sui diversi territori, con ricadute e impatti positivi sulle comunità locali”.
Secondo Giulio Lo Iacono, segretario generale dell’Alleanza per lo sviluppo sostenibile (ASviS), intervenuto questa mattina, “il bilancio di Legacoop è uno strumento prezioso e concreto per misurare come i singoli soggetti contribuiscano al raggiungimento dei target individuati”. Si tratta di “un cruscotto per aiutare le imprese a implementare e migliorare i risultati sostenibili del proprio lavoro. Oggi, 25 settembre”, ha ricordato Lo Iacono, “festeggiamo il 9° anniversario dell’approvazione dell’Agenda ONU 2030 e dei suoi 17 obiettivi. Con Legacoop abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa per migliorare la sua partecipazione, sempre qualificata, ai nostri tavoli tematici e gruppi trasversali, su temi come ad esempio cultura e Mezzogiorno. Al nostro Festival della Sostenibilità abbiamo potuto apprezzare anche il nuovo logo di Legacoop: rappresenta i comuni valori di inclusione e riduzione delle disuguaglianze. Mi auguro che ASviS e Legacoop continuino a lavorare, per costruire insieme un futuro sempre più sostenibile”, ha concluso il segretario di ASviS).
Durante l’evento hanno portato la propria testimonianza alcune realtà cooperative che hanno intrapreso buone pratiche di sostenibilità.
Progetto DIANA, portato avanti dalla cooperativa ligure Dafne, che fornisce servizi nel settore della divulgazione, promozione e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, ha l’obiettivo di rendere le aree naturali inclusive per tutte e tutti, comprese le persone con disabilità, partendo dalla formazione di guide e operatori turistici. Lo ha raccontato la presidente Marilù Cavallero.
Grass Ceiling è un progetto finanziato dall’UE di cui Legacoop Puglia è tra i partner italiani. Ha lo scopo di supportare attivamente le donne innovatrici in ambito rurale, aumentandone la partecipazione e favorendo le loro innovazioni socio ecologiche. Un’idea nata dal fatto che le donne ricevono, rispetto agli uomini, molto meno sostegno dalla politica agricola comune (PAC) dell’UE. Lo ha raccontato Vittoria De Luca, dell’ufficio project management e Innovazione di Legacoop Puglia.
#DCOME è un progetto che intende dare visibilità al tema della disabilità vissuta dalle donne. Donne disabili hanno cucito bracciali ed etichette con scritte (come “decido io”) e un punto rosso, a rappresentare il posto preciso che queste donne vogliono occupare nel mondo. Per far emergere la storia individuale di ciascuna, senza che vengano loro cucite addosso etichette e pregiudizi. Lo ha raccontato Simonetta Matzuzi, vice presidente della cooperativa sociale Il Margine di Torino.
Le novità del secondo Bilancio
Il secondo Bilancio di Sostenibilità di Legacoop prosegue il percorso avviato nel 2022, con l’obiettivo di promuovere la cultura della sostenibilità all’interno del sistema cooperativo. Questo strumento di accountability mira a mettere in risalto il contributo di Legacoop e delle imprese associate allo sviluppo sostenibile.
Il report di quest’anno contiene due importanti novità:
1) Graduale avvicinamento agli standard di rendicontazione di sostenibilità conseguente ai recenti sviluppi normativi, ovvero l’approvazione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) a novembre 2022 e la successiva adozione, a luglio 2023, del primo set dei nuovi standard europei per la rendicontazione di sostenibilità (ESRS). Legacoop, infatti, pur attivandosi in maniera volontaria, in quanto non direttamente coinvolta dalla direttiva, ritiene, in un contesto così sfidante, di poter rappresentare il “collante” tra imprese associate nonché l’”attivatore” di progettualità in grado di aumentare l’integrazione della sostenibilità nei processi delle imprese stesse in maniera diffusa e coerente, anche in conformità a quanto richiesto dalle nuove direttive e norme internazionali. A tal fine, Legacoop sta progressivamente transitando dall’applicazione dello standard di rendicontazione GRI (Global Reporting Initiative) al nuovo standard europeo ESRS (European Sustainability Reporting Standards). Il passaggio dal GRI agli ESRS è un processo graduale e strategico che comprende diverse fasi. Per l’anno corrente, ci si è focalizzati su un primo esercizio di adeguamento delle tematiche rilevanti, associate ai temi e sottotemi previsti dai nuovi standard ESRS. I temi sono stati definiti per rispecchiare meglio i requisiti degli ESRS, che enfatizzano aspetti quali la gestione dei rischi climatici, la sostenibilità lungo la catena del valore, e l’impatto sociale delle attività.2) Confronto del dato cooperativo relativo ai temi ESG con le altre imprese nella restituzione dell’Analisi Congiunturale, che illustra il livello di maturità delle associate rispetto ai principali temi di sostenibilità. È stata introdotta un’analisi di confronto rispetto alle performance delle altre imprese del panorama nazionale, grazie all’integrazione dei dati ISTAT disponibili negli ultimi report e analisi pubblicati.