Pubblicato il 27 agosto 2020 su www.agendadigitale.eu a cura Michele Gentili consulente ICT e Digital transformation – Associate Partner Fatto24
L’Europa deve fare affidamento sulla forza economica che ha ampiamente dimostrato in questi mesi, sulle potenzialità della ricerca, sostenendo con forza la sua crescente infrastruttura tecnologica e finanziando poderosamente l’economia digitale; allo stesso tempo, deve riuscire a garantire che i valori democratici che la contraddistinguono, continuino ad essere la solida del continente e che si possano applicare anche nell’era digitale.
L’Europa può e deve posizionarsi in un ruolo di primo piano in nell’era tecnologica – che non ci può vedere schiacciati tra USA e Cina – ma lo deve fare in modo responsabile e sostenibile.
Indice degli argomenti
Perché è essenziale la sovranità digitale europea
Per sostenere e “guidare” questo cambiamento, un’infrastruttura digitale sicura e “sovrana”, resiliente e sostenibile situata in Europa è essenziale. È essenziale che l’Unione Europea incrementi la competitività in un settore così strategico, attualmente dominato dagli Stati Uniti e dalla Cina, passando per la creazione di una economia digitale europea dedicata.
Proprio per questo sarebbe fondamentale agire su alcune leve fondamentali sostenendo dei passi prioritari:
- rafforzare l’economia digitale della UE attraverso un miglioramento dei requisiti di sicurezza per le piattaforme e i fornitori di servizi digitali;
- Promuovere un ecosistema per collegare le infrastrutture Cloud europee per poter mettere in relazione ancora più dati strutturati ed interoperabili;
- approfondire e ampliare la regolamentazione normativa sulla progettazione che tenga conto dell’impatto ambientale e l’uso sostenibile e socialmente responsabile dell’IA nella UE, nonché sul potenziale di questa tecnologia, in particolare nel settore sanitario;
- promuovere lo sviluppo di un’unica strategia a livello di UE per la protezione della proprietà intellettuale, che promuove l’innovazione e la creatività e che garantisce un accesso equo al mercato interno;
- costruire una rete di “Diplomazia digitale” tra Ministri degli esteri europei per poi promuovere un’unica diplomazia europea comune nell’era digitale;
- accelerare la connessione alle reti Gigabit incluso il 5G;
- Aprire e sostenere una discussione per stimolare misure adeguate per possano combinare digitalizzazione e sostenibilità.
- Promuovere l’alfabetizzazione digitale nei paesi europei con un più basso sviluppo su questo fronte. Purtroppo, l’Italia è tra questi e bisogna uscire al più presto dalle vette di questa classifica;
Cos’è la sovranità digitale, nell’era del covid-19
L’ECFR in un recente paper definisce la sovranità digitale la capacità, di un Paese, “di controllare le nuove tecnologie digitali e i loro effetti sulla società”. Ne ribadisce l’importanza dopo il covid-19 – che ha confermato con forza l’importanza del digitale e dei dati per decidere del proprio futuro, come individui e come nazioni (per la propria resilienza economica e sanitaria); ma che anche spinge l’Europa per il rilancio economico a sfruttare, senza più indugi, la leva dei dati su cui riprogettare il proprio sistema produttivo.
L’aumento delle tensioni tra Stati Uniti e Cina è un ulteriore incentivo per l’Europa a sviluppare la propria sovranità digitale, altrimenti rischia di diventare un mero campo di battaglia nello scontro tra le due potenze. La sovranità digitale è a tutela anche dei Governi democratici e del modello “etico” europeo, alternativa agli approcci degli Stati Uniti e della Cina.
A questo scopo, riflette l’ECFR ma ne possiamo sposare qui le conclusioni, “L’UE non può continuare a fare affidamento sul proprio potere regolamentare ma deve diventare una tecnologia superpotenza a sé stante. Gli arbitri non vincono la partita. L’Europa ha perso la prima ondata di tecnologia, ma deve approfittare della prossima, in cui presenta vantaggi competitivi come il edge computing”.
A questo scopo, il primo passo è stabilire finalmente una posizione comune su questioni tecnologiche e giuridiche tra i Paesi membri.
A.L.