Superbonus: Alleanza Cooperative, obbligo dilazione 10 anni bomba a orologeria, a rischio migliaia di imprese

Lettera al ministro Giorgetti, “pronti al confronto per trovare una soluzione che non danneggi aziende e famiglie”

“Rendere obbligatoria la dilazione in 10 anni dei crediti del Superbonus innescherebbe una bomba a orologeria che metterebbe in ginocchio le imprese alimentando contenziosi che coinvolgerebbero aziende, banche e famiglie: uno shock che va scongiurato”.

E’ il senso dell’appello dell’Alleanza delle Cooperative contenuto in una lettera inviata al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.  

 “Se la previsione diventasse un obbligo di legge per alleggerire il peso dei crediti esigibili sul bilancio dello Stato – sottolinea l’Alleanza-  si rischierebbe di far saltare tutti i piani economico-finanziari e di mettere in dissesto le imprese che confidavano di poter utilizzare il credito, acquisito come pagamento del corrispettivo contrattuale, in 4 anni, come previsto dalla legislazione vigente. Si arriverebbe al paradosso che le imprese, pur in presenza del credito, dovrebbero comunque versare parte di imposte e contributi dovuti, per effetto della dilazione in 10 anni introdotta con effetto retroattivo. Se poi la disposizione riguardasse anche i lavori in corso, ciò determinerebbe un blocco degli stessi in modo da rivedere tutte le condizioni contrattuali con la committenza, compresi i condomini, per rendere gli appalti economicamente sostenibili. Le controversie che insorgerebbero produrrebbero un effetto esplosivo con gravi conseguenze per tutti: famiglie, imprese, oltreché tutti i cessionari, comprese banche e intermediari finanziari”.  

“Senza dimenticare –precisa l’Alleanza- le gravi ripercussioni che tale provvedimento è destinato a determinare per soggetti specifici e meritevoli di tutela per la loro funzione sociale come gli enti del Terzo Settore, le cooperative sociali e le cooperative di abitanti a proprietà indivisa”.

“Auspichiamo pertanto – conclude l’Alleanza – che nel corso dell’iter del decreto legge Governo e Parlamento abbiano sempre in primo piano la tutela del legittimo affidamento sulla normativa vigente e che si eviti qualsiasi effetto retroattivo, consentendo di portare a termine operazioni eseguite nel pieno rispetto della legge”.

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