Savona, 8 maggio 2024 – “I giovani si raccontano ai giovani” potrebbe essere il sottotitolo del workshop che si è tenuto martedì 7 maggio a Savona, dove ha fatto “tappa” la serie di appuntamenti che ANCI propone ogni giorno nelle città di partenza del Giro-E, nell’ambito del più ampio programma di supporto e finanziamento a favore dei Comuni italiani, a valere sul Fondo Nazionale Politiche Giovanili.
Una giornata organizzata in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Savona, che ne ha fatto un tassello dei lavori del tavolo di coprogrammazione avviato per il co design, con partenariato locale e stakeholders, della Strategia di sviluppo da porre a base della Candidatura di Savona a Capitale italiana della Cultura 2026.
I numerosi relatori hanno toccato temi importanti, partendo sempre dal confronto sulle opportunità di ingaggio e crescita dei giovani legate alle strategie locali di valorizzazione delle risorse culturali e ambientali del territorio, unitamente a sport e grandi eventi come volano di sviluppo, con attenzione particolare alle caratteristiche morfologiche del savonese, passando dalle aree marine protette all’entroterra.
Presenti Marilù Cavallero, Presidente di Cooperativa Dafne e Vice Presidente di CulTurMedia Legacoop Liguria, che ha coordinato l’incontro e il Presidente Roberto La Marca, che dell’amministrazione condivisa hanno fatto lo strumento principe per la generazione di valore sui territori attraverso il nodello cooperativo. La Vice Presidente Cavallero sottolinea che il settore Cultura Turismo Comunicazione di Legacoop, ha voluto fortemente contribuire a questa iniziativa, riconducendo i contributi della giornata a tre elementi fondamentali, cultura sport e cooperazione: “Così come nel ciclismo ci sono i campioni ma anche i gregari, nella cooperazione tutti i soci e tutti coloro che si impegnano consentono, con il proprio contributo, di ottenere obiettivi ben precisi. Lavorare in cooperativa vuol dire avere degli ideali e lavorare insieme, trainati dall’idea di costruire qualcosa di diverso, legato a grandi valori e che possa avere ricadute sulla società. Coop Dafne lavora per la promozione e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali del territorio e oggi siamo contenti di dare voce principalmente ai giovani che si interessano ai nostri stessi principi e che stanno muovendo i primi passi nella cooperazione”.
Tra questi giovani c’è Rebecca Revello, responsabile della Rete DaDo, composta dalla cooperativa genovese Dafne e dalla start up DOMO che ci racconta il progetto “Zippemmu – ecosistemi digitali per la comunità e per l’ambiente”, con cui saranno realizzate due applicazioni nei settori Education, Green/Tutela Ambiente, Turismo e Cultura: un percorso di Gamification in Realtà Virtuale per la raccolta differenziata e un’applicazione per Turismo sociale e Promozione del territorio, con video 360° e Mappe Geolocalizzate. “È un progetto innovativo – spiega Revello – che associa la digitalizzazione dei contenuti che legati a turismo di comunità e valorizzazione del territorio alla tutela dell’ambiente e all’educazione ambientale, in particolare per studenti delle scuole primarie e secondarie. Io sono in Cooperativa Dafne da un anno e mezzo e credo molto nei valori della cooperazione: non mi vedrei altrove. Credo che con questa forma associativa e lavorando insieme si possa arrivare a traguardi che negli ultimi anni sono stati un po’ persi di vista”.
Anche Gianluca Ottonello, di Campo Ligure, è parte del team di Dafne e Presidente della Cooperativa “Futura” vincitrice del bando Coostartup. È una Coop composta da un gruppo di ragazzi giovanissimi abitanti nel piccolo borgo che hanno accettato la sfida di creare una cooperativa di comunità per la rigenerazione turistica, ambientale e culturale, oggetto anche della Strategia sulla quale il Comune è stato finanziamento con il Bando “Borghi Linea B” del MiC. Cooperativa e Comune hanno dunque scelto lo strumento dell’alleanza fra pubblico e privato nel perseguimento di obiettivi strategici comuni a contrasto dello spopolamento delle aree interne, ampliando e generando servizi indispensabili per la comunità. “L’obiettivo della cooperativa di comunità – ha detto Ottonello – è quello di fornire alla realtà locale gli strumenti necessari per affacciarsi al turismo, alla cultura e al rispetto dell’ambiente, portando il territorio ad essere accattivante sia dal punto di vista turistico che per quanto riguarda la conservazione del patrimonio materiale e immateriale, come ad esempio la filigrana, di cui Campo Ligure è centro nazionale di produzione. È una sfida perché i piccoli paesi dell’entroterra ligure, da troppo tempo, vanno incontro a spopolamento, abbandono e degrado, non mettendo a frutto il grande potenziale turistico che hanno. Ma è importante provarci, accettare la sfida, stringere un patto per rilanciare insieme il nostro territorio”.
Luisa Sicorello, che con la Cooperativa agroforestale “Tracce” si occupa di progetti riguardanti la salvaguardia e la valorizzazione di ambiente, natura e biodiversità: “Il progetto che presentiamo, ‘Quarto tempo’ nasce con l’intento di valorizzare la biodiversità del territorio di Savona, l’entroterra, ripristinare i sentieri e far conoscere tutto ciò ai soggetti che ne fanno parte, a partire dai giovani. Il workshop è anche, però, l’occasione per parlare del ruolo del sistema cooperativo e di come possa creare sviluppo, lavoro e nuove professionalità legate alle risorse naturalistiche e ambientali (boschi, foreste, aree naturali) e la loro gestione”.
Francesca Serviati, co-founder di Heart Green Life, Cooperativa che ha vinto il premio Coopstartup di Legacoop, e presidente di SAIE Engineering, cooperativa che opera nel contesto della digitalizzazione.
“Abbiamo voluto dare valore alle idee imprenditoriale dei nostri soci e da qui nasce il nome, da parole simile che significano ‘terra’ e ‘cuore’. L’obiettivo è quello di abbinare il futuro, cioè la 5.0 che ormai ha superato la 4.0 per tutto ciò che riguarda gli sviluppi digitali legati a robotica e intelligenza artificiale, all’ambiente e alle risorse umane”. Il cuore del progetto a cui si fa riferimento nel workshop è il riciclo di mozziconi di sigaretta, da cui ricavare estratto acetato di cellulosa per l’industria della moda, tessile e farmaceutica.