Trasporto persone – Alleanza Cooperative Italiane: dal Governo subito un piano nazionale per bus, taxi e ncc

Roma, 29 maggio 2020 – “Il Governo deve intervenire urgentemente con un piano nazionale, avviando soluzioni condivise ed omogenee per l’intero territorio, che consenta al settore del trasporto persone di ripartire, garantire i livelli occupazionali e scongiurare un pericoloso ritorno a modalità di trasporto poco sostenibili”. È quanto affermato dai rappresentanti dell’Alleanza Cooperative Italiane Servizi ed Utilities (Legacoop Produzione e Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Servizi).

L’eccezionale periodo di emergenza sanitaria causato da Covid-19 ha letteralmente messo in ginocchio il settore del trasporto persone (bus, taxi e ncc) che, essendo legato a doppio filo alla filiera turistica, ha di fatto subito un impatto economico devastante. L’avvio della fase 2 non ha poi nel concreto migliorato la condizione del comparto, nonostante linee guida e annunci di interventi, non vi è stata una ripresa sufficiente a garantire la sopravvivenza delle imprese e di conseguenza la salvaguardia di numerosi posti di lavoro.

“Lo stato di crisi del trasporto pubblico è sotto gli occhi di tutti: crollo dei ricavi, riduzione drastica dei corrispettivi ai gestori in caso di contratti che prevedevano un collegamento fra km svolti e trasferimenti- chiosa il responsabile del settore trasporto persone di Confcooperative Lavoro e servizi. Al tempo stesso i costi di funzionamento non si sono ridotti in modo proporzionale, anche per la difficoltà di molte aziende di utilizzare gli ammortizzatori sociali per i dipendenti che non svolgono più attività. Inoltre – continua Gori – questo settore ha costante bisogno di investimenti sia per l’acquisto di mezzi sempre meno impattanti dal punto di vista ecologico e di vivibilità dei centri urbani, sia per creare una rete di servizi a supporto dell’utenza che favorisca sempre più l’utilizzo del TPL rispetto al mezzo privato. Ma – aggiunge Gori – ancora più preoccupanti appaiono le prospettive per i prossimi mesi: peseranno ancora la mancata riapertura di scuole e attività economiche, lo smart working e i danni di fiducia che il Covid-19 ha prodotto anche sul turismo”.

“Abbiamo più volte evidenziato al Governo e al ministero competente, fin dai primi decreti, la necessità di interventi urgenti a sostegno di queste attività, di fatto dimenticate dal legislatore. Il settore del traporto persone ha potuto beneficiare esclusivamente di provvedimenti generali emessi dal Governo, dimostratisi insufficienti. – dichiara Daniele Conti, responsabile del settore trasporto persone di Legacoop Produzione e Servizi. – Chiediamo pertanto che vengano adottati interventi specifici per un settore, rappresentato da taxi, ncc e bus, che sposta il 3% dell’intera mobilità urbana e che necessità quindi delle dovute misure di sostegno da parte del Governo per garantire la sopravvivenza delle imprese e la salvaguardia dell’occupazione”.

 

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Roma, 25 febbraio 2022 – «La protesta degli autotrasportatori sta conoscendo degenerazioni che vanno oltre il legittimo diritto di manifestazione. Molte imprese, non solo cooperative, subiscono pressioni tali da non permettere l’utilizzo di automezzi propri. Tutto questo determina un blocco di alcune linee produttive con inevitabili ripercussioni sull’impiego della manodopera. C’è già sentore d’infiltrazione tra i manifestanti di frange violente e criminali. Occorre attivare misure di prevenzione sull’ordine pubblico. Chiediamo ai Ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili di adottare in tempi rapidi le misure più opportune ed efficaci per porre fine a questa drammatica situazione che costituisce un ulteriore ostacolo alla difficoltosa ripresa economica del Paese e delle nostre imprese, già duramente colpite dai rincari delle materie prime e dei costi energetici». Così il presidente di Alleanza Cooperative Maurizio Gardini, anche a nome dei copresidenti Mauro Lusetti e Giovanni Schiavone, in una lettera indirizzata a Luciana Lamorgese, ministro dell’Interno e a Enrico Giovannini ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili sulle degenerazioni nel blocco dell’autotrasporto.