Legacoop ha partecipato, con il Presidente Simone Gamberini, la Responsabile dell’Ufficio Relazioni Internazionali Francesca Ottolenghi e rappresentanti di imprese cooperative associate, tra le quali CPL Concordia, CNS-Consorzio Nazionale Servizi, Consorzio Integra, il Consorzio Sale della Terra con le cooperative Ilex e Tralci di Vite, alla Conferenza bilaterale sulla ricostruzione dell’Ucraina, che si è svolta il 26 aprile a Roma, presso il Palazzo dei Congressi.
L’evento, a cui hanno partecipano rappresentanti del mondo imprenditoriale, delle associazioni di categoria e delle principali istituzioni finanziarie internazionali, ha costituito l’occasione per raccogliere direttamente dalle Autorità ucraine i fabbisogni necessari alla ricostruzione del Paese e consentire a governo, enti e imprese italiane di formulare proposte concrete per rispondere alle necessità di Kiev sia nel breve sia nel medio-lungo periodo.
“Abbiamo accolto positivamente”, sottolinea Gamberini, “l’invito del governo italiano e del governo ucraino a mettere a disposizione le competenze e le esperienze delle nostre cooperative in vista del processo di ricostruzione del Paese. Siamo infatti convinti che sia opportuno fissarne fin da ora le premesse, a partire dalla necessità di rinsaldare le relazioni tra le imprese dei due paesi e di individuare i settori prioritari di attività, come le infrastrutture e l’edilizia pubblica, l’energia, l’agroalimentare, i servizi socio-sanitari. Siamo pronti a definire concretamente le modalità di collaborazione e ad avviare accordi di natura economica e commerciale con le imprese ucraine per la realizzazione degli interventi che potremo individuare insieme”.
A margine della Conferenza sono stati già siglati alcuni accordi di collaborazione governativi e tra imprese, mentre il governo si è impegnato a continuare a supportare la causa Ucraina a livello internazionale nell’ambito della sua prossima presidenza del G7 e offrendosi di ospitare Conferenza Internazionale per la ricostruzione dell’Ucraina del 2025. La conferenza bilaterale è iniziata attraverso 5 tavoli tecnici di approfondimento su Infrastrutture e trasporti, Energia e protezione ambiente, Agroindustria, Salute e Digitale e Servizi, oltre ai focus su Spazio e avionica e Industria metallurgica.
Dai tavoli di lavoro è emersa a più riprese l’esigenza di definire percorsi di ricostruzione del tessuto economico ucraino che siano basati su nuovi fondamenti di sostenibilità e di crescita inclusiva, a cui il modello cooperativo può contribuire in maniera determinante. Dalle smart-grid nel settore energetico ai nuovi modelli di sviluppo del settore agricolo che prevedano un’integrazione di filiera e una valorizzazione dei piccoli produttori, solo per citare due settori.
Oltre al potenziale coinvolgimento delle cooperative di progettazione e costruzione nei futuri interventi di ricostruzione delle infrastrutture e delle città, e alla fornitura di macchinari (a partire da quelli agricoli, di trasformazione agroalimentare e medical equipment), il movimento cooperativo è quindi chiamato anche a condividere nuovi modelli di sviluppo.
In questo senso, Legacoop continuerà a collaborare con l’Ambasciata Ucraina, con il governo italiano e con le organizzazioni multilaterali per intercettare i bisogni del paese. In questo contesto si iscrive anche l’impegno di Legacoop a supporto del movimento cooperativo ucraino, che vedrà una prima occasione per concretizzarsi nella visita studio che una delegazione di cooperatori ucraini svolgerà presso le cooperative Italiane a metà maggio, in una triangolazione che vede il supporto anche della cooperazione canadese.