Unicoop Tirreno ha investito nelle colonnine di ricarica fast per le auto elettriche e inaugura l’iniziativa a Civitavecchia e a Roma, ma è solo un tassello dell’avanzata green prevista dal piano di sviluppo della cooperativa di consumo che aderisce a Legacoop Lazio. Nell’intervista che segue Camillo Alleva, Energy manager e Responsabile pianificazione e analisi del settore tecnico ed energia di Unicoop Tirreno, racconta che per il 2023 è previsto un investimento di oltre due milioni di euro in sostenibilità ambientale.
L’inaugurazione delle colonnine di ricarica fast per le auto elettriche a Civitavecchia e a Roma è parte di un progetto più ampio. Ce ne parla?
Il progetto di installazione di colonnine di ricarica per auto elettriche nasce nel 2019 e viene avviato nel 2020 con le prime 13 postazioni installate su 8 negozi della Toscana. Un progetto in partnership con Ricarica che è una società del gruppo FERA che opera principalmente su impianti eolici con l’obiettivo di riuscire a fornire energia ricavata esclusivamente da fonti rinnovabili. Il criterio di selezione delle postazioni da installare segue il principio di fornire un servizio alla collettività e ai clienti/soci dei nostri negozi con uno sguardo all’ambiente.
Il posizionamento privilegia le aree di parcheggio dei pv con una adeguata comunicazione collocata sulla postazione per evidenziare il nostro impegno per rendere una “città più verde”. Stiamo estendendo queste installazioni e ad oggi ne abbiamo 45 su 27 negozi (Lazio 16 su 9pv e Toscana 29 su 18pv). Una colonnina FAST ha una potenza di ricarica pari a 50Kw e consente tempi di ricarica inferiori di quattro volte rispetto ad una QUIK da 22Kw. La postazione attivata a Civitavecchia è del tipo FAST con due accessi di ricarica, uno da 22Kw ed uno da 50Kw. La tipologia di colonnine FAST è il modello “entry level” delle colonnine super charger. Ci sono infatti colonnine più potenti fino ad arrivare a 350Kw, ed è su queste caratteristiche che prossimamente realizzeremo, laddove possibile, le nuove installazioni. Tuttavia è bene ricordare che tempi e velocità di ricarica sono condizionati dalle caratteristiche dell’auto e della batteria che monta.
Le auto elettriche in circolo ancora, purtroppo, sono poche: come mai la si è individuata tra le priorità?
E’ vero, la diffusione di auto elettriche non è molto ampia, ma in forte ascesa. Se in valore assoluto i numeri sono bassi, in percentuale in Europa nel 2022 si è registrato un incremento delle vendite del 29% rispetto al 2021. In Italia i valori sono un po’ più bassi ma sempre in positivo. Le auto elettriche pure presenti a dicembre 2022 nel nostro Paese sono circa 171.000 ma si stima che entro il 2030 potranno essere 6 milioni secondo il Piano Energia e Clima (Pniec). Certamente nei prossimi anni, tra evoluzione delle tecnologie delle auto elettriche in termini di efficienza e tempi di ricarica delle batterie, progressiva diminuzione del costo delle auto e normativa più stringente per le emissioni, lo scenario sarà molto più ampio e le richieste/esigenze di avere più postazioni di ricarica sarà una priorità. Non dimentichiamo poi che ci sono anche le auto plug-in che pur avendo una batteria con limitata autonomia, sono ora molto diffuse soprattutto tra chi deve effettuare percorsi non cittadini potendo sfruttare i bassi consumi del motore termico ed elettrico. Possiamo affermare che stiamo contribuendo alla transizione energetica e questa scelta, oggi, è molto importante per non trovarsi impreparati nei prossimi anni.
La colonnina funziona in combo con una app: innovazione digitale e sostenibilità ambientale, dunque, vanno di pari passo.
Tutte le postazioni di ricarica per essere utilizzate dai possessori di auto con batteria, utilizzano un’APP. Queste APP si diversificano a seconda del gestore o possono presentare più gestori da scegliere, ma concettualmente eseguono la stessa funzione: localizzazione della postazione di ricarica, visualizzazione del costo a Kwh, prenotazione della ricarica, accesso personalizzato e pagamento on line. Certo l’innovazione digitale è fondamentale per utilizzare al meglio le proposte in mobilità, soprattutto l’integrazione di questi applicativi con la strumentazione all’interno delle auto, ma non solo. L’interconnessione è oramai il fulcro attorno al quale girano quasi tutte le applicazioni ed anche le APP per la ricarica possono essere collegate in geolocalizzazione con, ad esempio, il supermercato dove si sta ricaricando l’auto e ricevere in tempo reale le promozioni del momento e poterne approfittare. Anche se è improprio poter dire che l’innovazione digitale e la sostenibilità ambientale vanno di pari passo in quanto seguono evoluzioni proprie, è vero che l’una non può prescindere dall’altra perché ad un efficientamento digitale deve corrispondere un adeguato servizio sul territorio e viceversa. La tecnologia va considerata un fattore abilitatore della transizione green e l’innovazione deve essere al servizio della sostenibilità e produrre efficienza.
Quanto ha investito e investirà Unicoop Tirreno per questa iniziativa e in generale quanto in sostenibilità ambientale?
Unicoop Tirreno è sensibile all’ambiente e attenta ai consumi. Abbiamo un importante piano di sviluppo per la sostenibilità ambientale che va dalla realizzazione di impianti fotovoltaici fino ai dispositivi di raccolta delle plastiche. E’ un impegno costante che nel 2023 prevede un investimento di oltre 2milioni.
Già qualche anno fa, Unicoop Tirreno insieme a Unicoop Firenze aveva inaugurato cento posti auto coperti dal fotovoltaico. Quali sono le politiche e le iniziative più importanti di Unicoop Tirreno per la sostenibilità, in particolare nel Lazio?
La realizzazione della copertura del parcheggio del negozio di Livorno Levante con pensiline con pannelli fotovoltaici è stata ultimata a fine 2022 da parte di Unicoop Firenze. Per quanto riguarda i nostri programmi, ne abbiamo molti, alcuni in fase avanzata altri allo studio come l’acquisizione di grandi impianti fotovoltaici, adesione a comunità energetiche ed azioni di riqualificazione degli impianti. Nel Lazio abbiamo diversi negozi che potranno beneficiare degli effetti delle politiche “green”; Tarquinia, Genzano, Ronciglione per il fotovoltaico; Roma Eur, Roma Casilina, Roma Franceschini, Civitavecchia, Viterbo Iper, Vetralla, Montefiascone per dispositivi di efficientamento energetico oltre poi all’estensione di postazioni di ricarica per auto elettriche nei nostri parcheggi.
Si proietti nel 2030: come immagina che saranno cambiati i super e gli ipermarket?
Non sono un esperto di marketing e mi rimane difficile immaginare quali strategie potranno “sposarsi” con i nuovi futuri scenari. Conoscendo però la velocità con la quale lo sviluppo tecnologico avanza, direi che sempre di più il consumatore sarà stimolato da eventi interconnessi e sarà compito nostro, inteso come Nazione, predisporre opportunamente e per tempo le infrastrutture gestionali. L’Agenda 2030 dell’ONU traccia un programma ben delineato a più step a cui riferirsi, ma ci si aspetta soprattutto una maggior consapevolezza civile per affrontare questo cambiamento. La sostenibilità non è una questione puramente ambientale. I nostri supermercati evolveranno in questa direzione introducendo sempre più soluzioni in linea con questi obiettivi, stimolando la sensibilità della collettività. Sostenibilità, Innovazione e Fidelizzazione sono e saranno i riferimenti da rispettare.