Unioncamere: la nostra esperienza per aiutare attuazione Pnrr

Le Camere di commercio possono aiutare l’attuazione dei progetti del recovery plan, dando così un contributo alla crescita del Paese. E lo possono fare focalizzando l’attenzione su cinque temi: semplificazione, trasformazione digitale e innovazione, mercato del lavoro, imprenditorialità e internazionalizzazione.

Dal palco dell’assemblea di Unioncamere, il presidente Andrea Prete ha sottolineato che le Camere di commercio possono mettere a disposizione la loro esperienza nel portare le misure del Governo fino alle imprese: “Le Camere di commercio, che sono la cinghia di trasmissione tra il Governo e le imprese, possono avere un ruolo fondamentale, anche nella gestione di bandi per dare risorse alle imprese – ha detto – tra l’altro, abbiamo un’esperienza storica in questo ambito, con grande successo in tutto il territorio italiano e in tempi molto rapidi. Quello del tempo è uno dei problemi del Pnrr. Sappiamo che dovremo spendere cifre importantissime entro il 2026. A norme vigenti e con la burocrazia di questo Paese credo che sarebbe impossibile se non si mette mano a una forte semplificazione del sistema. Come Camere di commercio, essendo la pubblica amministrazione più informatizzata d’Italia, possiamo dare una mano”.Tempi e costi della burocrazia sono un freno alla crescita e le imprese chiedono al Governo di semplificare le procedure: “Bisogna accelerare tutti i percorsi autorizzativi, avere l’opportunità di autocertificazioni – ha affermato Prete – ovviamente, chi deroga le leggi paga e paga seriamente. Però dobbiamo assolutamente sciogliere quei tanti lacci e lacciuoli che impediscono che le cose che si possono fare in un mese si fanno in un anno, due anni. Spesso si richiama il metodo Morandi. Perfetto, utilizziamo quel metodo. L’importante è che si possa avere un’accelerazione importante”.L’impegno del Governo su questo versante è una priorità, ha assicurato il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti: “Questo è un tema ricorrente e annoso, ma sempre all’ordine del giorno – ha dichiarato il responsabile del Mise – se non alleggeriamo le imprese da tanti adempimenti inutili non potranno mai essere davvero competitive. E il mio impegno su questo fronte è totale”.Il presidente di Unioncamere ha inoltre chiesto al ministro Giorgetti di completare la riforma delle Camere di commercio: “Sulla riforma siamo a buon punto – ha aggiunto Prete – siamo partiti in 105 Camere, l’obiettivo è 60. Siamo a 73”.

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