Le imprese energivore potranno ottenere energia elettrica in anticipo dal Gestore dei servizi energetici (GSE) e restituirla entro 40 mesi per creare nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili: lo prevede il decreto – il cosiddetto dm Energy release – del ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin che attua l’articolo 1 del dl sicurezza energetica.
Le imprese energivore, entro 2 mesi dalla pubblicazione del bando, dovranno presentare una manifestazione di interesse per partecipare alla procedura di assegnazione dell’energia elettrica nella disponibilità dal GSE nel rispetto delle seguenti condizioni:
a)il volume di energia elettrica richiesto in anticipazione non può essere superiore, su base annua, ai consumi medi annui;
b) l’impresa può indicare una soglia di energia elettrica assegnata in anticipazione su base annua al di sotto della quale lo stesso rinuncia all’assegnazione senza escussione della cauzione;
c) l’impresa si impegna a:
- i. realizzare o far realizzare da un soggetto terzo nuova capacità di generazione da fonti rinnovabili la cui entrata in esercizio deve avvenire entro i 40 mesi successivi alla data di sottoscrizione del contratto di anticipazione. Sono fatte salve cause di forza maggiore o casi di ritardo nella conclusione dei procedimenti amministrativi finalizzati alla realizzazione di nuova capacità di generazione, sempre che il ritardo non sia imputabile o ascrivibile al cliente finale o al soggetto terzo;
- ii. entro i 40 mesi successivi, sottoscrivere o far sottoscrivere da un soggetto terzo, il contratto di restituzione dell’energia elettrica oggetto di anticipazione;
- iii. prestare idonea garanzia nei termini e con le modalità definite dal GSE nell’ambito delle regole operative.
A copertura dei costi sostenuti dalle imprese per la garanzia, può essere riconosciuto un contributo per un valore complessivo di 100 milioni di euro. Il contributo può essere richiesto nella misura massima del 50% del costo della garanzia prestata, su base annua, fino a un massimo di 300 mila euro per ciascuna impresa nell’arco di tre anni, considerati su base mobile. Il contributo è riconosciuto sulla base dei costi documentati delle garanzie richieste dal GSE, attraverso la regolazione degli importi nell’ambito dei contratti di anticipazione. L’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (ARERA) disciplina le procedure per il riconoscimento del contributo, individuando il soggetto gestore per la valutazione delle richieste e la concessione del contributo.