Vini dealcolati, Legacoop Romagna: opportunità per i soci agricoltori

Secondo l’associazione, occorre guardare all’estero e a nuovi mercati per mantenere prospettive di crescita

Romagna, 9 aprile 2025 – Dal Vinitaly 2025, che si è svolto a Verona dal 6 al 9 aprile scorso, è emersa l’opportunità di mercato rappresentata dai vini dealcolati, specie per l’export: per la prima volta sono stati protagonisti della sezione “mixology” dell’evento, oltre che in convegni e analisi di mercato. Quella che oggi è una piccolissima nicchia (lo 0,1% del mercato interno), può diventare in breve tempo un mezzo per sostenere in modo importante il reddito dei soci agricoltori, primo e vero obiettivo di ogni struttura cooperativa. A dichiararlo, Legacoop Romagna che ha evidenziato in una nota: “In Emilia-Romagna, negli ultimi anni, abbiamo visto un calo degli ettari coltivati e del numero di aziende. Per mantenere una prospettiva di crescita, occorre guardare all’estero e alle nuove fasce di consumatori, specie i giovani. L’alternativa è chiudersi in un recinto sempre più piccolo, fatto di vini bianchi – che ormai rappresentano i due terzi del consumo – e consumi elitari”.

I dazi americani sono solo l’ultimo di una serie di elementi negativi che nel giro di pochissimo tempo hanno stravolto il quadro in cui operano le aziende, ha rilevato l’associazione rimarcando tuttavia il mercato crescente di chi preferisce il vino senza alcol: la Germania ha il 25% del consumo mondiale di questo prodotto, seguita dagli Usa, con il 22%, e dal Regno Unito, con il 12%. “Enormi prospettive – ha poi aggiunto la nota – ci sono nei Paesi nei quali l’alcol è proibito per motivi religiosi”. Il mondo del vino cooperativo, ha annunciato Legacoop Romagna, sta lavorando anche su una gamma di vino a 8 gradi, “low alcol”, commercializzato in lattine.

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