WORKERS BUYOUT: quando la cooperazione salva l’impresa. Online il documento di approfondimento a cura di Legacoop

Che cos’è un Workers buyout? Come funziona? Perché avviene in forma cooperativa? È online l’approfondimento di Legacoop che racconta caratteristiche, dinamiche, storia, tipologie, contesto normativo e mezzi di finanziamento di questo strumento cooperativo, che consente il salvataggio di un’impresa in crisi – oppure senza successori – da parte dei lavoratori che subentrano nella proprietà, conservando competenze, capacità e clienti e, quasi sempre, costituendosi in una cooperativa.

Il documento descrive il ruolo di Legacoop nella nascita dei WBO. Per Legacoop il Workers buyout non rappresenta soltanto uno strumento che mette a disposizione dei propri associati, ma un progetto sociale e imprenditoriale in cui crede fortemente, che supporta con costanza e dedizione e che rappresenta una prospettiva concreta per molte situazioni di crisi o di passaggio generazionale.
L’associazione punta sul WBO e ne ha plasmato la genesi normativa nelle modalità più conformi alle esigenze riscontrate in decenni di esperienza sul campo: propone costantemente ai decisori – a tutti i livelli – miglioramenti alla sua disciplina e li invita a un reperimento maggiore di fondi.

Da quando esiste lo strumento del Workers buyout, Legacoop, tramite il fondo mutualistico Coopfond, ha sostenuto numerose operazioni di successo, creando nuova occupazione e preservando ricchezza, professionalità e competenze: dall’inizio della crisi finanziaria del 2008 ha avviato 75 Workers buyout, che hanno coinvolto 1500 soci e salvato 1700 posti di lavoro. Nel documento vengono raccontante alcune storie di WBO: Ceramiche Noi, la cooperativa che ha rilevato l’azienda di Città di Castello, in provincia di Perugia, che produce ceramiche e che il titolare aveva chiuso per delocalizzare la produzione in Armenia; Birrificio Messina, che ha consentito a un marchio storico siciliano di sopravvivere, ha salvato e poi creato posti di lavoro e garantito il ricambio generazionale dell’impresa cooperativa grazie alla tenacia dei dipendenti; Fenix Pharma, il WBO che per la prima volta ha coinvolto un’azienda farmaceutica; 7Wash, la storica lavanderia artigianale, salvata da un WBO e i cui dipendenti si sono trasformati in imprenditori fondando una cooperativa; Cooperativa Fonderia Dante, che produce caldaie a basamento, radiatori e dischi freno in ghisa, nata nel 2017 tramite un’operazione di WBO; Cartiera Pirinoli, una grande realtà con 154 dipendenti salvata dalla crisi finanziaria del 2008; la cooperativa Arbizzi, il primo caso di WBO da passaggio di testimone, che produce imballaggi e sistemi di etichettatura; e infine il Centro Olimpo, la prima impresa sottratta alla mafia, operativa nella grande distribuzione organizzata, recuperata dai propri dipendenti grazie a un’operazione di workers buyout.

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