Cosa facciamo | In Italia
Workers Buyout
Le aziende in crisi o senza successori possono avere una seconda chance rispetto alla sola prospettiva di fallimento.
Un’opportunità chiamata Workers BuyOut (WBO).
Il termine anglosassone si riferisce a un’impresa “recuperata” o “rigenerata”.
Nella pratica invece si traduce nell’unione di lavoratrici e lavoratori che, associandosi in forma cooperativa, rilevano la proprietà dell’azienda (spesso mettendo a fattor comune i propri TFR) e la rilanciano sul mercato dandole nuova vita.
Legacoop sostiene concretamente la nascita di nuove esperienze di workers buyout, mettendo a disposizione dei lavoratori dell’azienda in crisi:
- il proprio know how
- finanziamenti in capitale sociale o di debito tramite i propri strumenti finanziari, come il Fondo mutualistico Coopfond e CFI – Cooperazione Finanza Impresa
- assistenza tecnica lungo tutte le fasi di costituzione della nuova cooperativa.
Francesca Montalti
Oltre 10mila posti di lavoro salvati
E tra le imprese attive ancora oggi, il 74% aderisce a Legacoop. Secondo la nostra analisi, le imprese associate presentano un tasso di sopravvivenza (47,2%) nettamente più alto di quello riscontrato tra le cooperative non aderenti (20,4%).
Vuoi scoprire di più sui Workers BuyOut?
Ascolta le nostre storie
Abbiamo raccolto alcune voci di chi ha vissuto in prima persona l’esperienza di un WBO:
sono i rappresentanti delle cooperative nate dalle ceneri di imprese in crisi o da passaggi generazionali che, con il supporto di Legacoop, hanno dato vita a realtà oggi virtuose e d’eccellenza, con esempi di cooperazione di altissimo livello.