Il XIX Rapporto sulla Formazione Continua annualità 2017-2018 recentemente pubblicato presenta un’ampia sezione dedicata al posizionamento e all’attività dei 19 Fondi Interprofessionali attualmente attivi che, attraverso la ridistribuzione delle risorse del contributo dello 0,30% dedicato specificamente alla formazione continua, sostengono la crescita e lo sviluppo delle imprese italiane e dei loro lavoratori.
Il primo dato positivo che emerge è quello che fissa al 60% di imprese italiane (sono 896.773 in termini assoluti) che aderiscono ad un Fondo Interprofessionale per oltre 10 milioni di lavoratori. Il dato è in ascesa, a significare che i Fondi, organismi bilaterali espressione del dialogo tra imprenditori e lavoratori, in oltre 18 anni di attività sono uno strumento affidabile, efficiente e diffuso in tutto il Paese.
Nel quadro europeo, tuttavia, lo 0,30% italiano è al di sotto della media: in Spagna il contributo per la formazione è pari al 0,7%, in Francia è tra lo 0,55% e l’1%, in Olanda è oltre il 2%, in Inghilterra arriva al 2,5%. Insieme all’esiguità del contributo italiano il Rapporto mette in evidenza che le risorse dello 0,30% subiscono dal 2016 una decurtazione annua di 120 milioni da parte del Governo per impieghi extra formativi.
Il gettito per attività formative gestito dai Fondi si attesta annualmente oltre i 600 milioni di euro per un totale nel periodo 2003-2018 pari a circa 7,4 miliardi.
Fon.Coop, con 15.748 imprese aderenti, per la maggioranza cooperative, e 497.352 lavoratori (a cui vanno aggiunti 45.629 lavoratori agricoli, computati a parte), è il sesto Fondo italiano per numero di dipendenti ed ha erogato, nel periodo 2004-2018, risorse per circa 324 milioni di euro.
Dai dati del Rapporto è possibile evincere la sua distintività di Fondo espressione del movimento cooperativo, che è contraddistinto, nel panorama delle imprese italiane, da un numero rilevante di grandi e medie imprese su tutto il territorio nazionale, da una presenza in tutti i settori economici con particolare rilievo nei servizi alle imprese e di welfare, nel commercio, nel manufatturiero, nell’agricoltura – intesa sia come agricoltura sociale che trasformazione di prodotti.
La dimensione media delle aderenti a Fon.Coop è infatti di 28,8 dipendenti per impresa (su una media nazionale di 11,1), un dato superato solo da Fba, il Fondo delle banche e delle assicurazioni (media di 287,4) e da Fonservizi, il Fondo dei servizi pubblici industriali (media di 35,5). Il dato della dimensione di Fon.Coop è superiore anche a Fondimpresa (pari a 25,5), il Fondo che in assoluto detiene il più alto numero di imprese e di lavoratori.
Sempre in riferimento alla dimensione Fon.Coop associa un numero consistente di microimprese ma inferiore alla media Fondi (65,9%, contro l’82,2%), il 7,7% di medie imprese, con una media Fondi al 2,5% e l’1,5% di grandi, con una media Fondi allo 0,4%.
Anche la distribuzione per settore conferma la specificità cooperativa di Fon.Coop. Delle 15.748 aderenti il 18,8% appartengono al comparto dei servizi di welfare (nella classificazione Anpal “Sanità” ed “Istruzione”), il 18% ai servizi alle imprese, il 12% al commercio, il 10,3% all’agricoltura e l’8,4% al manufatturiero. Da segnalare il 2,1% di “Finanza ed assicurazioni” che indica la scelta di un numero consistente di Banche di Credito Cooperativo di aderire a Fon.Coop facendo prevalere l’identità cooperativa.
Raffrontando poi i settori di appartenenza delle aderenti al Fondo sul totale delle 930.258 imprese aderenti complessive classificate per settore, la specificità del Fondo è ancora più evidente: a prevalere sono l’agricoltura (18,8%), i servizi di welfare (11,2%), finanza ed assicurazioni (3%) e servizi alle imprese (2,6).
Il Rapporto, proprio in riferimento all’agricoltura, segnala: “Interessante è … il tema della partecipazione e dell’inclusione attraverso l’agricoltura sociale, in cui vengono impiegati i fattori produttivi dell’azienda per assicurare servizi alla persona, sostenendo le fasce più deboli della popolazione: soggetti con disabilità, con problemi di dipendenze, detenuti ed ex detenuti”. Fon.Coop, rispetto agli altri Fondi, ha un posizionamento dominante nel settore agricolo, secondo solo a Foragri (il Fondo di comparto); qui si aggiunge in merito all’inclusione, che la sua presenza, e quindi la sua capacità di offerta, è significativa in tutti i settori dove è presente la cooperazione sociale, in particolare i servizi di welfare e i servizi alle imprese.
Per quanto riguarda l’offerta di finanziamenti, il Rapporto riporta un’analisi degli Avvisi pubblicati dai Fondi nella finestra temporale 1° novembre 2017 – 31 ottobre 2018. Il Rapporto poco si sofferma sul Conto Formativo, il canale di offerta diretto utilizzato dalle medie e grandi imprese, per quanto sia indicato come il canale più diffuso in termini di quantità di finanziamenti erogati. Le modalità di utilizzo sono infatti in capo all’impresa ed i Fondi non possono attuare vere e proprie politiche d’indirizzo, come invece è possibile per gli Avvisi per le PMI e micro, che versano troppo poco per poter usare il proprio versato.
Nel periodo considerato va rilevato che Fon.Coop ha finanziato sul Conto Formativo 718 piani di 814 beneficiarie per oltre 20 milioni di euro, in coerenza con le sue caratteristiche distintive di Fondo espressione della cooperazione.
Nell’analizzare gli Avvisi emessi nella finestra temporale indicata, il Rapporto evidenzia come la problematica prevalente per i Fondi sia una domanda di formazione da parte delle imprese che eccede di gran lunga le loro disponibilità, ciò dovuto all’esiguità del contributo dello 0,30%. I Fondi hanno adottato diverse strategie per riuscire a conciliare due principali obiettivi: rispondere con efficacia ai fabbisogni di crescita e al contempo promuovere politiche formative adeguate sia per la competitività delle imprese (es. Impresa 4.0, efficientamento energetico, sostenibilità ambientale) sia per limitare l’obsolescenza delle competenze di alcune fasce di lavoratori.
In tale ambito è preso in considerazione l’Avviso 41 Aziendale di Fon.Coop pubblicato il 10 aprile 2018 e dotato di 4 milioni di euro.
Il “41” è un Avviso che aveva l’obiettivo specifico di rispondere ai fabbisogni di competitività delle imprese che qui, per restituire con completezza le politiche di programmazione del Fondo nel periodo comunque considerato dal Rapporto, viene contestualizzato con le pubblicazioni immediatamente precedenti e di poco successive.
Per il “prima” c’è l’Avviso 38 Aziendale dell’11 ottobre 2017, con uno stanziamento iniziale di 5,5 milioni di euro che è stato poi aumentato a 9,1 milioni per rispondere ad una rilevante richiesta delle imprese, e l’Avviso 40 Strategico del 30 ottobre 2017 di 4,2 milioni di euro, aumentati a 5,4 milioni, dedicato alle strategie per l’occupazione e che prevedeva una modalità di attuazione sperimentale ed innovativa.
Per il “dopo”, c’è l’Avviso 42, anch’esso Strategico, pubblicato nella primavera 2019 (ma che comunque era stato annunciato già nel 2018), dotato di 3 milioni di euro con l’obiettivo di promuovere l’innovazione nelle organizzazioni del Terzo Settore – di cui la cooperazione è parte sostanziale.
È possibile affermare che nel 2018 gli Avvisi di Fon.Coop sono riusciti a servire i fabbisogni della platea delle aderenti come anche ad attuare politiche d’indirizzo tipiche del movimento cooperativo.